Claudio Corfone

La prima mostra di incisione di Claudio Corfone è un viaggio, come dice il titolo stesso, dalla montagna al mare; ma è anche un viaggio dell’artista nel medium della stampa.

Ogni azione di Claudio Corfone è una Corfonade, diciamocelo subito.
La sua prima mostra di incisione è un viaggio, come dice il titolo stesso, dalla montagna al mare; ma è anche un viaggio dell’artista nel medium della stampa: e come per tutte le corfonades, nulla è semplice, nulla lasciato al caso, e ogni cosa è densa di pensiero e parole, un profluvio di parole, che arrivano con estrema fatica a una sintesi perfetta tra immagine e titolo. Così a Sassi Pelati corrispondono rosse macchie (pomodori stilizzati visti dall’alto), a Parallele Siepi delle linee verdi convergenti, a Parabrezza Pioggia uno schermo azzurro con le gocce. E poi ci sono Finestrino Notte, Mare Zanzariera, e altri binomi bicolori.

L’artista, nato a Foggia nel 1985, per gli spazi della stamperia ha difatti concepito una serie di opere che dialogano tra loro per immergere lo spettatore in un racconto, che dal suo immaginario grazie alle calibrate composizioni di forme e colori su carta, si trasmette direttamente alla mente dello spettatore.
In linea con la pratica artistica di Claudio Corfone, le stampe nascono dall’accostamento, spesso inaspettato, di parole che proprio grazie a questa operazione danno vita a immagini, visioni e colori. Minimi slittamenti guidati da un “semplice” mantra: Il titolo è l’opera, l’opera è il titolo.
Claudio Corfone vive e lavora a Milano

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